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SABATO 3 E DOMENICA 4 FEBBRAIO IL GIORNALISTA, SCRITTORE, CONDUTTORE RADIOFONICO E AUTORE TELEVISIVO LUCA BOTTURA SARÀ A BARI, TAVIANO, LECCE E BRINDISI CON IL SUO NUOVO LIBRO “MENO MALE CHE SILVIO C’ERA”

Sabato 3 e domenica 4 febbraio il giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e autore televisivo Luca Bottura sarà in Puglia per presentare il suo nuovo libro “Meno male che Silvio c’era” (Baldini + Castoldi). Promosso da Diffondiamo idee di valore e Conversazioni sul futuro, il mini tour prenderà il via sabato 3 febbraio alle 11 nella libreria Liberrima di Via Calefati a Bari, per il progetto “Blind Book Bari – Sensazioni in libreria”, finanziato dal bando pubblico Un negozio non è solo un negozio nell’ambito del programma d_Bari 2022 – 2024. Alle 19 l’autore sarà poi alla Biblioteca Comunale in Piazza del Popolo a Taviano, grazie all’Associazione Culturale Vittorio Bachelet in collaborazione con Libreria Idrusa e con il patrocinio del Comune di TavianoDomenica 4 febbraio alle 11, lo storico redattore di “Cuore“, voce di tante trasmissioni radiofoniche come Lateral e Forrest, attuale collaboratore di Corriere della Sera La Stampa eautore del programma Splendida Cornice di Geppi Cucciari, sarà alle Officine Cantelmo di Lecce, in collaborazione con Coolclub e Libreria LiberrimaAlle 18, infine, ultima presentazione alla Caffetteria Letteraria Nervegna di Brindisi,

in collaborazione con Brio. “Senza Silvio Berlusconi, la politica mondiale non sarebbe quel che è. La democrazia mondiale non sarebbe quel che è. Il capitalismo intero non sarebbe quel che è. La mia vita, come quella di molti altri, non sarebbe quel che è”, racconta l’autore.Mentre noi ci baloccavamo sulle origini misteriose del patrimonio di Silvio Berlusconi, sui legami massonici, sugli stallieri di Cosa Nostra, sulle Olgettine, il Cavaliere esportava un modello a immagine e somiglianza sua e della sua azienda: il capitalismo muscolare. Là dove bilanci, politica, gnocca, democrazia, media appecoronati, vocazione autoritaria, blandizie, minacce, joie de vivre, joie di non pagare le tasse, convivono in un ecosistema meraviglioso nel quale i poveri votano, quando possono votare, per i ricchissimi. A maggior gloria del re. Sudditi felici che hanno sempre qualcun altro cui addossare il loro fallimento: migranti, comunisti, migranti comunisti.Fino a diventare migranti economici di loro stessi. Che mai giungeranno in porto ma, durante il viaggio, scalciano il tizio a fianco. Berlusconi è stato forse il politico più deriso al mondo, e questo libro non fa eccezione. Ma chi ne sfotteva le orribili barzellette, la coazione a mentire, i modi da parvenu brianzolo, chi si sentiva superiore per modernità, arguzia, cultura, alla fine è diventato come lui (qualcuno ricorda Sarkozy?) o ne ha avuto bisogno fino all’ultimo per rendere il format più trash (Meloni, Salvini). Dunque, vincente. Ché, in fondo, l’occasione fa l’uomo Silvio. Ma siccome di troppa saliva si può morire, anche dopo morti, eccomi. A raccontare l’uomo che più ha portato l’Italia nel mondo dopo Leonardo da Vinci e Al Capone. Scelga il lettore in che percentuale, a patto di ammettere una fattuale verità: Silvio era, è stato e sarà eterno e inestinguibile.Luca Bottura (Bologna, 1967) è un giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e autore televisivo. Cura per il «Corriere della Sera» la rubrica satirica settimanale a tema sportivo Makaroni e per «Sette» una rubrica di critica musicale a taglio satirico. Ha lavorato per«l’Unità» e per «Cuore», settimanale di cui è stato redattore dal 1992 al 1995, sotto la direzione di Michele Serra. Dal 2022 collabora con «La Stampa» con la rubrica quotidiana Minimum Pax e la doppia pagina satirica della domenica Il Giornalone. Tra i suoi ultimi libri “Buonisti un cazzo (2020) e “Manifesto del partito impopolare” (2021).

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