16 Apr 2023
SANTA CATERINA, AL NUOVO PUNTO DI SBARCO ECCO IL MERCATINO DEL PESCE A KM ZERO
Lavori di adeguamento finanziati con 124 mila euro dal Gal. Stamattina il taglio del nastro
È stato inaugurato questa mattina il nuovo punto di sbarco di San Caterina, totalmente riqualificato e adeguato a mercatino del pesce a km zero. Un intervento finanziato con circa 124 mila euro dal Gal Terra d’Arneo (con l’intervento 1.5 del Piano d’Azione Locale, a valere su fondi Feamp 2014-2020), progettato dall’ingegnere Michele Durante e dalla società ProTea s.r.l., affidato alla ditta Atim s.r.l. e finalizzato a migliorare, in termini di sicurezza e igiene, i servizi e le infrastrutture a supporto dei pescatori professionisti. A tagliare il nastro l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, alla presenza del presidente del Gal Terra d’Arneo Cosimo Durante e dell’assessore al Turismo e ai rapporti con il Gal Terra d’Arneo Giuseppe Alemanno.
I lavori, innanzitutto, hanno permesso di riqualificare e adeguare la banchina di ormeggio, con parabordi, nuova pavimentazione, ringhiere, colonnine per l’acqua corrente e per l’illuminazione. L’area è stata attrezzata con bancali amovibili per la vendita diretta del pesce, con vani da adibire a deposito e con uno spazio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pescato. La commercializzazione del pesce sarà nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza dei luoghi di lavoro. L’obiettivo, naturalmente, è quello di favorire la vendita diretta del pesce fresco e quindi la sua tracciabilità e, più in generale, di migliorare le condizioni in cui operano i pescatori professionisti in termini di sicurezza e igiene.
L’intervento “risponde” agli obblighi delle norme di settore e alle esigenze del mercato agroalimentare, caratterizzato dalla presenza di intermediari (commercianti all’ingrosso, trasportatori, ecc.) tra produttore e consumatore. Nel settore ittico, il pescatore non ha quasi più un contatto diretto con il consumatore finale, spesso a discapito del pesce, che rischia di perdere qualità e gusto lungo le tappe della filiera. Il progetto incoraggia proprio la filiera corta, priva di intermediari, con consumatori e pescatori veri attori della “scena” agroalimentare. Il pesce, dunque, diventa a km zero, qualitativamente controllato e scelto sulla base del rapporto diretto con il pescatore. Infine, la filiera corta ha un vantaggio notevole dal punto di vista ecologico, perché prevede una forma di pesca sostenibile, non massiva, senza sprechi, maggiormente rispettosa degli habitat marini e del mare.
“Il tema della pesca – ha detto Donato Pentassuglia – va rilanciato con serietà, attraverso azioni corali tra enti pubblici e operatori, sfruttando bene e fino in fondo le risorse disponibili e le opportunità dell’innovazione, infine facendo attenzione alla sostenibilità e alle norme di settore. Serve un patto istituzionale che produca azioni e idee per un territorio che è delicatissimo e bellissimo. Con le risorse del Feamp, con l’operato dei Gal e con l’impegno di tutti facciamo emergere le peculiarità e i punti di forza dei luoghi come questo e di tutta la Puglia”.
“Questo intervento – ha aggiunto Cosimo Durante – è l’ennesima dimostrazione che la sinergia tra Gal ed enti locali funziona. Il vecchio punto di sbarco di Santa Caterina oggi è diventato un molo attrezzato con servizi per gli operatori della pesca della marina, che vedono migliorate le condizioni in cui lavorano in termini di sicurezza, igiene e funzionalità. Siamo convinti che il lavoro corale della Regione, dei Gal, dei Comuni e di tutti i soggetti coinvolti, a cominciare dagli stessi pescatori, abbia strappato alla pesca la “veste” di cenerentola delle attività economiche del territorio”.
“È un progetto – ha detto infine Giuseppe Alemanno – molto interessante per i pescatori di Santa Caterina e per gli amanti del pesce fresco e del cibo di qualità. Abbiamo oggi finalmente un punto di sbarco adeguato e sicuro e la possibilità di vendere direttamente al consumatore i prodotti, nella logica della filiera corta e della tracciabilità. Il porticciolo è un piccolo mercatino del pesce a km zero, con una sua valenza economica e ambientale. Un’altra opportunità del Gal che l’amministrazione ha sfruttato a dovere, aggiungendo un pezzo al mosaico della generale riqualificazione di tutte le nostre marine”.