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SINDACA DI PORTO CESAREO SUL CASO PORSCHE

“E’ normale che dopo l’annuncio della sospensione dell’accordo di Programma per gli investimenti Porsche si accendano gli entusiasmi di chi sostiene “avevamo ragione noi“, “vinca il progresso e non il semplice sviluppo”. Esternazioni apparentemente condivisibili ma figlie della semplicità di giudizio. Principalmente perché sulla sospensione grava la riconsiderazione di aspetti procedurali, così come richiesta dalla Comunità Europea in seguito alla rivalutazione sulla pubblica utilità di questo progetto.

Ebbene, ai molti che mi hanno richiesto di esprimere un parare nel merito risponderò che la valutazione di “pubblica utilità” non è mai mancata da parte di questa pubblica amministrazione che ha voluto cogliere l’opportunità di effettuare opere pubbliche con i soldi di un investitore privato per dare un’accelerata alle tantissime necessità di riqualificazione di questo territorio di cui 500 ettari di nuova vegetazione accessibile a tutti i cittadini e i turisti, piste ciclabili di collegamento, parcheggi, l’allestimento di zone per il relax, lo sport e il godimento di spazi verdi oggi lasciati ad un’incolta boscaglia, rappresentano solo un esempio. Certo, se fosse stata costruita in compensazione al Progetto un’opera pubblica titanica sarebbe stato molto più facile coglierne immediatamente l’utilità almeno teorica, anche da parte di chi vive nell’estremo nord dell’Europa o di chi non conosce a fondo le nostre terre e non può rendersi conto di quanto qui manchino anche i servizi più basilari, come anche delle “banali” piste ciclabili o la possibilità di godimento dei parchi pubblici. Mentre qualcuno, magari abituato ad usare la bici per andare ovunque, e ad avere spazi verdi ben attrezzati ovunque, potrebbe considerare queste iniziative pubbliche anche datate o di poco conto sebbene qui da noi se ne abbia ancora un grandissimo bisogno, per i cittadini e per sostenere il turismo sostenibile.

Speriamo allora che questo arresto procedurale possa rappresentare la possibilità di rivedere il progetto in senso ancora migliorativo per la nostra comunità e che non debba invece risolversi senza conseguenze positive o peggio con conseguenze negative per la nostra bella Porto Cesareo”.

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