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Spettacolo Teatrale “Sono Un Ulivo Sradicato che Cammina”

Domenica 11 Agosto dalle ore 21.30 a Pescoluse Marina di Salve, in Piazza Parco dei Gigli, l’attrice e regista Rosaria Ricchiuto porterà in scena, con la Compagnia Teatro Solatia,  lo Spettacolo Teatrale “Sono Un Ulivo Sradicato che Cammina”,  il suo personale Omaggio a Carmelo Bene, nell’ambito di “Salvestate 2013”, la rassegna di eventi estivi allestita dal Comune di Salve.

Da quando alcuni anni fa ha deciso di tornare nel  Salento, lavorando proprio qui, la Ricchiuto si sta impegnando per contribuire al riscatto culturale della propria terra, creando e dirigendo una propria compagnia teatrale: la Compagnia TEATRO SOLATIA e forte è il suo radicamento nelle Terre del Salento e stretto il legame tra i suoi lavori teatrali e la produzione letteraria dei poeti e scrittori salentini.

Il 16 marzo 2002, moriva Carmelo Bene, attore, scrittore, regista teatrale e cinematografico, portatore di incandescenti “folgorazioni”, nuove teorie artistiche, ultimo genio creativo, che si è sempre ben guardato dall’ ingraziarsi la gente, anzi spesso risultava decisamente antipatico e irritante con il suo atteggiamento da padreterno, con quegli occhi da zombi, con quel suo fare da imperatore assonnato o da pagliaccio vizioso.
Fatemi il funerale da vivo, aveva chiesto ai suoi conterranei salentini un anno prima di morire.
E in cuor suo, sperava di morire nel Salento, col viso rivolto ad oriente, per porre fine a quel simulacro di sé stesso che era in “un coma perpetuo e molto costoso”, come amava ripetere ai pochi amici che ancora aveva, nonostante il suo proverbiale caratteraccio.
E prima di morire, calcando le scene come un sopravvissuto a sé stesso, al suo mito, alla sua gloria, andava dicendo: “Ho la morte addosso, ma non ne ho affatto paura. Ho detto agli amici salentini che è inutile aspettare. Vorrei mi faceste i funerali da vivo, qui ad Otranto. Non c’è bisogno di consegnare un cadavere in pubblico per meritare la dimenticanza.”
Ci ha lasciato questa frase come testamento: “Io non ho coscienza. Sono fuori dalla coscienza”.. Mi sento un ulivo sradicato che cammina!”.

Da qui parte la Ricchiuto per un suo personale ricordo e per dare un contributo a non dimenticare e a tramandare ai più giovani il ricordo di questo genio indiscusso del Teatro che, pue essendo famoso in tutto il mondo ed ormai immortale patrimonio dell’umanità,  è nato ed ha creato i suoi capolavori proprio qui nel Salento, dove aveva le sue forti radici.

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