28 Lug 2015
TAMBURELLISTI DI TORREPADULI
Cupertinum, Antica Cantina del Salento 1935 presenta: il concerto di taranta e pizzica con il prestigioso, inimitabile,
originale gruppo musicale salentino i TAMBURELLISTI DI TORREPADULI
Martedì 4 Agosto 2015, a Copertino, in Via Martiri del Risorgimento 6 (laterale di Via Grottella).
Dalle ore 20.00 sarà possibile degustare i grandi vini e i prelibati piatti e prodotti tipici del territorio.
I Tamburellisti di Torrepaduli sono tra i più amati ed apprezzati musicisti della tradizione pugliese, un risultato cui sono pervenuti dopo molti anni di ricerca e di impegno. Alla chitarra e alla voce troviamo Pierpaolo De Giorgi, autore delle musiche e dei testi. Il primo tamburello è quello di Rocco Frisullo detto Luca. Alla fisarmonica e al tamburello c’è Donato Nuzzo, coautore delle musiche. Il violino è suonato da Valentina Cariulo. La prima ballerina e coreografa è Serena D’Amato. Salvatore Crudo è primo ballerino e tamburellista. I Tamburellisti di Torrepaduli, hanno suonato nelle piazze e nei teatri di tutto il mondo, ad esempio allo stadio di Corinto, all’Irodion del Partenone di Atene, al Far Eastern Hotel di Taiwan e, di recente alla Kulturhuset di Stoccolma, sorprendendo tutti con il virtuosismo delle percussioni, con le tecniche vorticose e della danza e con i contenuti artistici e poetici delle loro canzoni. Gli esaltanti ritmi dionisiaci della loro musica e della loro danza, ossia della ormai celebre pizzica pizzica, straordinaria eredità della Magna Grecia e della tradizione pugliese, hanno infiammato tantissimi animi in una travolgente partecipazione collettiva.
Pierpaolo De Giorgi, la sua ricerca e i suoi libri
De Giorgi, oltre che co-fondatore dei Tamburellisti di Torrepaduli è anche studioso di etnomusicologia, infatti in due libri pubblicati da Congedo Editore, Il mito del tarantismo e La pizzica la taranta e il vino. Il pensiero armonico, De Giorgi, riprendendo gli studi di Schneider, Eliade e Jung, mette in luce le origini dionisiache del tarantismo e delinea un’interpretazione nuova basata sul pensiero mitico, che ridimensiona il concetto di magia e ricolloca in un ambito razionale il mito, analizzandone i molteplici meccanismi. Dal lavoro di ricerca emerge con sufficiente chiarezza l’intero spessore gnoseologico e terapeutico del mito e dell’analogia. Un insieme caleidoscopico di emergenze culturali, dove la musica e la danza, svelano il proprio ruolo estetico accanto a quello rituale, ci fa comprendere come il Salento non sia la terra del rimorso ma la terra della rinascita. Infine, di De Giorgi, segnaliamo anche I Poeti del vino raccolta antologica che offre una lettura delle pagine più entusiasmanti della poesia ispirata dal nettare di Dioniso. Dal simposio greco ai Carmina burana medioevali, dalla letteratura persiana a quella cinese, da quella francese a quella latinoamericana, da quella italiana a quella dialettale leccese, questi testi invitano a riflettere sullo straordinario valore simbolico del vino, uno dei cardini della civiltà mediterranea.