14 Mar 2025
TAVOLE DI SAN GIUSEPPE, A MINERVINO TORNA IL RITO DEDICATO AL SANTO
Dal 16 al 19 marzo anche a Cocumola e Specchia Gallone tutte le espressioni della tradizione
Presentata stamattina a Palazzo Adorno, sede istituzionale della Provincia di Lecce, l’edizione 2025 delle Tavole di San Giuseppe, tradizionale festa dedicata al Santo da Minervino di Lecce e dalle sue frazioni Cocumola e Specchia Gallone. Una festa che la comunità territoriale ha deciso di celebrare anche quest’anno con “Borghi divini tra Santi, fiabe e megaliti”, manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione “Mercatino del Gusto”, giunta quest’anno alla sua terza edizione e in programma dal 16 al 19 marzo.

Obiettivo, salvaguardare e valorizzare un’antica tradizione del territorio. Una sfida, e insieme un obbligo verso le nuove generazioni, per non disperdere un patrimonio di riti religiosi e conoscenze, per rileggere i suoi significati più profondi, per favorire le ricadute socioeconomiche e turistiche sul territorio e un turismo lento e di prossimità che predilige la ricerca delle destinazioni minori, delle tradizioni, delle feste popolari in cui gli abitanti dei territori si confondono con i turisti, in un esempio di reciproca combinazione in cui il viaggiatore non è ospite, ma parte integrante della comunità.
Tradizioni antiche “e molto radicate nell’immaginario e nella cultura locale, che contribuiscono a destagionalizzare il turismo e a salvaguardare il patrimonio culturale del Salento”, ha sottolineato infatti in apertura di conferenza stampa il direttore generale della Provincia, Andrea Romano. “Tradizioni che speriamo di poter sostenere anche con maggior impegno se la Provincia tornerà ad essere ente con natura di area vasta”. Una manifestazione, ha aggiunto il sindaco di Minervino, Antonio Marte, che comporta molti mesi di lavoro, anche per le famiglie di devoti che ospitano le Tavole, e che quest’anno potrà contare su una versione itinerante del banchetto devozionale, “proprio per far sentire a casa i turisti, che qui diventano pellegrini, nel percorso delle Tavole, dove tutti potranno assaggiare i piatti tradizionali della festa”. Coinvolte inoltre quest’anno, ha aggiunto il sindaco, tutte le associazioni del territorio, i più piccoli – con le Tavole dei bambini a cura dell’associazione Minervino Mini Town – e l’Istituto comprensivo di Minervino: “A San Giuseppe mai nessuno può dire di no: e noi abbiamo l’obbligo di trasmettere alle nuove generazioni ciò che ci hanno lasciato i nostri genitori. Abbiamo sette chiese, dolmen e menhir, strutture ricettive di livello, prodotti a km zero: abbiamo tutto ciò che serve per far conoscere il nostro territorio nel mondo”.
Non a caso a promuoverlo, “con un brand capace di imporsi in Italia e nel mondo”, ha concluso Marte, il Mercatino del gusto di Maglie: “Per il terzo anno consecutivo, e i risultati già ci sono”, ha spiegato il presidente Salvatore Santese, sottolineando come quest’anno, tra le varie iniziative, ci sia anche una serata dedicata all’ibridazione gastronomica tra Salento e Albania.
Una festa che è “parte integrante della nostra cultura e del nostro territorio”, ha spiegato anche don Matteo Brunetta, parroco di Minervino, e che può essere intesa in due modi: quello più folkloristico e turistico, “e quello di espressione della pietà popolare e della religiosità della gente”. Una festa che ha come logica quella del dono, “della fraternità, della condivisione, della ritualità, della preghiera prescritta per la preparazione di ogni piatto: elementi che non si improvvisano nel tempo, e che costituiscono una miniera inesplorata di valori, una riconnessione con la più bella tradizione”. Una festa intima che coinvolge tutta la comunità, ha concluso la consigliera comunale delegata al Turismo e ai beni culturali, Antonella Destro, “e che anche per i visitatori rappresenta un pellegrinaggio silenzioso in cui si viene letteralmente avvolti grazie alla bellezza delle Tavole”.
di Adriana Greco