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Terrore sulla nave da crociera, passeggero cade in mare e sparisce nel nulla

Nella parte croata dell’Adriatico, vicino all’isola di Jabuka, sono in corso le ricerche del passeggero caduto in mare da una nave da crociera. Lo ha confermato la polizia al portale Index. Lo Sportello dei Diritti: “Le navi da crociera la location ideale per sparire! 315 persone scomparse dal 2000”

E’ avvolta nel mistero la scomparsa di un passeggero della nave da crociera “Royal Caribbean Explorer”, sparito nell’Adriatico dopo esser caduto in acqua. La drammatica vicenda è avvenuta venerdì 9 agosto 2024 nel Mare Adriatico, al largo della costa della Croazia, a metà strada tra Dubrovnik e Zara, quando è stato segnalato “uomo in mare” in seguito alla caduta in acqua di un individuo. Dal portale Index risulta che sono in corso le ricerche da parte dei soccorritori di un uomo, cittadino straniero. La polizia ha ricevuto una denuncia sull’incidente questa mattina presto, alle 4.30, di un passeggero caduto dalla nave da crociera “Royal Caribbean Explorer” e disperso nella parte croata dell’Adriatico, vicino all’isola di Jabuka. L’incrociatore “Royal Caribbean Explorer” sarebbe dovuto entrare oggi nel porto di Zara. L’equipaggio della nave ha immediatamente lanciato un’operazione di ricerca e salvataggio insieme alla Guardia costiera croata che ha avviato un massiccia operazione si soccorso ma, nonostante una intensa giornata di sforzi, le ricerche non hanno portato alcun risultato del passeggero di cui purtroppo non è stata trovata alcuna traccia. Commenti di alcuni passeggeri di questa nave da crociera sono apparsi anche sui social network. “Sono ormai le 5 del mattino. Abbiamo sentito una specie di allarme. Diverse barche sono state lanciate in mare e tutte hanno i riflettori puntati verso il mare. Temo che qualcuno sia finito nel mare. Siamo a metà strada tra Dubrovnik e Zara”, ha scritto uno dei passeggeri.(Tanyug). La nave da crociera, “Royal Caribbean Explorer” con bandiera di Nassau capitale delle Bahamas, costruita nel 2000, munita di 1557 cabine, larga 48 metri e lunga 311 metri, con una capienza di 3114 passeggeri, è una delle cinque navi della classe Voyager di proprietà di Royal Caribbean International, completata nel 2000 nei cantieri navali di Turku in Finlandia, era partita da Thira in Grecia con destinazione Zara, Croazia. Tuttavia, in genere la crociera è la meta preferita delle persone che vogliono passare dei momenti di relax soli o in compagnia, questo perché non devono prendere mezzi pubblici, non devono fare controlli in aereo, prendere treni con immensi ritardi o guidare per ore. Sembra proprio il mezzo perfetto per potersi riposare in santa pace, se non fosse che, non appena sorpassi i 12 km dalla costa, non sei più difendibile dalla polizia del tuo Paese, né da quella del paese più vicino. Vige la legge marittima e quindi qualsiasi reato è responsabilità della nazione in cui la nave è legalmente registrata. Quello che però in molti ignorano, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è che moltissime navi da crociera sono registrate sotto delle «bandiere di comodo», ovvero di piccoli Stati come Panama, Libia o Bermuda. Ross Klein della Canadian University of Newfoundland, ha documentato 315 episodi di persone scomparse da una crociera sin dal 2000. Alcuni casi sono di persone che hanno commesso un suicidio, altri a causa dell’abuso dell’alcol, «tuttavia, è preoccupante che in circa il 30 percento di tutti i casi non vi sia alcuna indicazione di cosa potrebbe essere successo ai passeggeri». Se ci pensiamo, la crociera è proprio il luogo perfetto per fare un crimine perfetto, più che altro perché sappiamo già di quanto siano profondi e inesplorati i fondali marini, di quanti pericoli ci siano al loro interno, di quanto pericolose possano essere le acque degli oceani come quelle del mare. A questo si aggiunge anche la questione legale: dove è avvenuto un crimine? In quale paese? Chi si deve occupare delle indagini? Dopo più di 300 persone scomparse dal 2000, queste domande sono ancora senza risposta.

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