7 Set 2019
T(h)ree – viaggio metaforico nel dramma della Xylella. L’8 settembre a Otranto
Un vecchio vagone dismesso, in una qualche piccola stazione nel
profondo Sud. I finestrini sono coperti da fogli di giornale, non c’è
visuale sull’esterno. A bordo due ragazzi, intrappolati più o meno
volontariamente. Non ricordano perché si trovano lì sopra, non ne hanno
memoria. O preferiscono non saperlo.
Ma la realtà che li attende al di là di quei finestrini non tarderà a
bussare prepotente, costringendoli a fare i conti con la propria
coscienza.
T(h)ree è il viaggio surreale e introspettivo nell’anima di due ragazzi
del Sud, tornati nella propria terra dopo molti anni. È però anche una
storia collettiva, la messa in scena metaforica di due grandi drammi del
nostro territorio: l’emigrazione di intere generazioni di giovani verso
il Nord – in cerca di maggior fortuna – e la mutilazione del nostro
paesaggio, che giorno dopo giorno vede morire i propri simboli: gli
ulivi.
Colpa di un male che qualcuno ha chiamato Xylella.
O forse no, forse la causa è da ricercare altrove…
Regia e drammaturgia – Francesco Casaburi
Interpreti – Francesco Casaburi, Angelo Nunzella, Miriam Minerba
Scenografia – Antonio Duma
Aiuto regia – Ginevra Tundo
Atto unico
Durata – 80’ circa