20 Set 2013
TORNANO GLI INCONTRI DIDATTICI PER CONOSCERE LA BIBLIOTECA “BERNARDINI” DI LECCE
Inizia il nuovo anno scolastico, ritorna puntuale l’opportunità delle visite didattiche presso la Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” di Lecce. Per il tredicesimo anno consecutivo, dunque, saranno centinaia i bambini e i ragazzi che avranno l’opportunità di visitare e conoscere la storica istituzione culturale leccese, uno dei luoghi più importanti per la tutela della cultura e della storia del territorio.
Tutti gli istituti scolastici, di ogni ordine e grado, che intendono organizzare una visita didattica nella Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” di Lecce possono contattare il numero telefonico 0832 683524, oppure inviare una e-mail all’indirizzo biblioteca@provincia.le.it.
Quest’anno, oltretutto, l’iniziativa delle visite didattiche in Biblioteca si arricchisce di una novità: tutti gli istituti scolastici che lo vorranno, potranno arricchire le loro biblioteche scolastiche grazie ai libri che alcuni editori locali hanno donato alla “Bernardini”, proprio con l’intento di consegnarli agli studenti salentini. Sarà cura e interesse dei funzionari della Biblioteca, di concerto con gli insegnanti, scegliere i testi più adatti ad ogni scuola.
“La Biblioteca provinciale “N. Bernardini” di Lecce, dunque, si conferma uno dei luoghi più frequentati da coloro che svolgono una qualsiasi attività di studio o di ricerca. Ogni anno è visitata da oltre 4mila persone; vengono consultati oltre 8mila testi, più di mille giornali dell’Emeroteca Storica Salentina e almeno cento manoscritti”, dichiara la vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca. “Un successo “numerico” che dimostra come la Biblioteca provinciale di Lecce riesca tranquillamente a confermarsi come una tappa praticamente obbligata per quanti vogliano condurre attività di studio o ricerca a qualsiasi livello. Ma la presenza, costante e continua, di giovani e giovanissimi continua ad essere una delle caratteristiche della sua utenza. Anche gli studenti, infatti, sembrano comprendere appieno le enormi potenzialità che un’istituzione come la “Bernardini” mette a disposizione di chiunque sappia e voglia utilizzarla”.
“L’interesse che questa occasione di incontro e conoscenza suscita sul territorio, la sua longevità e il numero degli studenti partecipanti anno dopo anno sono segni che dimostrano come non potrà mai esserci nessuna moderna tecnologia capace di far scomparire il libro e conferma l’insostituibile “vocazione” della storica Biblioteca provinciale di Lecce”, conclude l’assessore Manca.
La Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” di Lecce nacque il 20 marzo del 1863, giorno in cui il Consiglio Provinciale di Pubblica Istruzione deliberò di rendere fruibile al pubblico la biblioteca già esistente nel Convitto Nazionale di Lecce. La sede fu allestita dall’architetto Oronzo Torsello ed il primo bibliotecario fu l’avvocato Oronzo Cipolla. Il patrimonio librario esistente fu notevolmente arricchito grazie ai fondi provenienti dalla soppressione di alcuni conventi: Teatini di Lecce (1864), Liguorini di Francavilla Fontana (1865), Riformati di Gallipoli (1865). Nella costruzione e nel consolidamento del prestigio della Biblioteca, fondamentale fu l’impegno dei bibliotecari succedutisi al Cipolla, tra i quali Gaetano Andriani (dal 1873), Leonardo Stampacchia (dal 1890), Trifone Nutricati Briganti (dal 1893), Giovanni De Michele (dal 1894) e Nicola Bernardini (dal 1902).
Il patrimonio della Biblioteca, che ha ripreso “possesso” della sua sede storica, all’interno del Convitto Palmieri, ha superato i 130.000 volumi e comprende anche 486 manoscritti, 31 incunaboli, 435 edizioni del XVI secolo. Di notevole importanza anche le 275 pergamene, gli atlanti, le carte geografiche della provincia e la fototeca. La Biblioteca comprende anche una sezione degli scrittori salentini ed un’emeroteca storica che raccoglie più di cento testate locali. Da considerare, inoltre, i quattromila volumi appartenuti al poeta salentino Girolamo Comi (1890-1966), attualmente custoditi nella sua casa museo di Lucugnano, che rappresentano una sezione distaccata della Biblioteca Provinciale.