header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Un’ Assemblea Costituente Salentina. Facciamo la scelta giusta.

L’ora della verità si sta avvicinando. L’ora della scelta giusta, quella fatta per il bene dei salentini.

Era ora dirà qualcuno… eh si perché adesso stiamo combattendo per ottenere qualcosa che avremmo già dovuto avere nel 1946: la Regione Salento. Siamo tutti figli di questa terra, la nostra madre è la terra d’Otranto, il nostro passato comune, il padre è la Regione Salento, il nostro futuro.

Ma oggi ci vuole il coraggio quello vero, il coraggio di stare insieme, il coraggio di non dividersi, su quale dovrà essere il capoluogo. Sarà il buon senso dei cittadini a deciderlo per tutti, sarà il gioco democratico che ogni tanto qualcuno dimentica nel chiuso del palazzo.

Guardiamo avanti, oltre la visione ristretta delle Province, inutili e ormai abbattute dalla Storia.

Il dibattito nazionale si concentra tutto sulla riforma del regionalismo. Combattiamo per regioni nuove, virtuose nella gestione delle risorse, in armonia con i territori, efficienti, con una classe dirigente nuova, che possa riscattare i peccati di quella attuale.

Passiamo dagli scandali della politica e della Pubblica Amministrazione alla crescita dei territori e allo sviluppo delle città, con tutti i sindaci del territorio chiamati a ragionare sul migliore assetto istituzionale. In sostanza, senza presunzione, è quello che ha fatto il Movimento Regione Salento anticipando due anni fa il dibattito aperto e le questioni di oggi. Quando i sindaci discussero e si confrontarono, in seno ai consigli comunali, sul futuro assetto istituzionale del territorio e quando ben 61 comuni del Salento deliberarono a favore della Costituzione della Regione Salento e sul referendum.
In questi giorni l’argomento è quello principale, guarda caso, in provincia di Brindisi e Taranto e anche in provincia di Lecce, ma è lo stesso di tutta l’Italia che si interroga su un nuovo e migliore regionalismo.

Nessuno vuol fare il primo della classe, ma se diciamo che lo avevamo detto e ci eravamo battuti per questo, diciamo solo la verità, custodita in migliaia di interventi a mezzo stampa, centinaia di convegni e incontri e decine di studi analitici.

Insomma, non sprechiamo più tempo, non lo facciano i sindaci riuniti per decidere come, dove e perché… Decidiamo tutti, ma facciamolo bene. La ferita aperta in quella Assemblea Costituente del dopoguerra, e rimasta tale, la possiamo chiudere noi, oggi, con una nuova Assemblea Costituente salentina con tutti i 146 sindaci, i presidenti delle province, i parlamentari, i partiti, le parti sociali, i cittadini, che potrà dare alla terra di Salento ciò che le fu strappato in una notte buia.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.