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VERSO UN’URBANISTICA DI GENERE: FLORENCIA ANDREOLA E AZZURRA MUZZONIGRO VENERDÌ 11 APRILE A LECCE

Al centro dell’incontro con le due ricercatrici indipendenti la ricerca che ha portato alla realizzazione del volume “Milano Atlante di Genere” selezionato da EIGE (European Institute for Gender Equality) fra le 12 buone pratiche sul Gender Mainstreaming per l’European Green Deal. Per capire come le città rispondano – o no – alle esigenze delle donne e dei differenti corpi che abitano lo spazio urbano. Start ore 15, Sala del Chiostro del ‘500, ex Convitto Palmieri.

Per chi sono progettate le nostre città? Come affrontare la paura delle donne nello spazio pubblico? Cosa significa sentirsi sicuri e sicure? A chi appartiene lo spazio pubblico?
Sono alcune delle domande che hanno portato alla realizzazione della ricerca e dunque del volume “Milano Atlante di Genere”, Edizioni Lettera 22, al centro dell’incontroVerso un’urbanistica di genere” promosso dall’Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce, con il patrocinio di CNAPPC, Provincia di Lecce, Consigliera di Parità Provincia di Lecce, Polo BiblioMuseale Lecce e il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Terra d’Otranto, in programma venerdì 11 aprile prossimo, start ore 15, Sala del Chiostro del ‘500, ex Convitto Palmieri a Lecce.

Realizzato da Florencia Andreola, PhD in Storia dell’Architettura, ricercatrice indipendente nell’ambito di varie discipline che ibridano la ricerca sull’architettura e la città, e Azzurra Muzzonigro, PhD in Studi Urbani, architetta, curatrice e ricercatrice urbana indipendente, ospiti del workshop, “Milano Atlante di Genere” restituisce parte  della più ampia ricerca Sex & the City commissionata da Milano Urban Center per esplorare un campo d’indagine capace di intrecciare studi urbani e studi di genere; uno strumento teorico e pratico per pianificare contesti più inclusivi e attenti alle necessità dei molteplici soggetti e dei differenti corpi che abitano lo spazio urbano.

Il progetto si propone di decostruire il paesaggio urbano contemporaneo di Milano utilizzando specifici strumenti di osservazione, che mettono in luce come la città risponda – o non risponda – alle esigenze delle donne e delle minoranze di genere, configurando uno strumento teorico e pratico per progettare ambienti più inclusivi e attenti ai bisogni diversificati e ai corpi che abitano lo spazio urbano.

Milano Atlante di genere è stato selezionato da EIGE (European Institute for Gender Equality) fra le 12 buone pratiche sul Gender Mainstreaming per l’European Green Deal.

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