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Visioni del Sud

Martedì 20 luglio inaugura a Corigliano d’Otranto (Lecce), negli spazi del Castello Volante, Visioni del Sud con le immagini del fotografo austro-inglese Wolf Suschitzky sui paesaggi culturali nella Sardegna degli anni Cinquanta. Da mercoledì 21 aprono al pubblico l’installazione audiovisiva con un’intervista a Lisetta Carmi, tra i massimi interpreti della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento. Il percorso espositivo prosegue con Erotico Erotico, una mostra che riscopre a distanza di 30 anni l’archivio di Antonio Carmelo Erotico, il mitico fotografo di Frigidaire, e con residenze artistiche e progetti visivi dedicati al paesaggio e all’identità di genere.

Per info: visionidelsud.it

Si inaugura martedì 20 luglio Visioni del Sud, una mostra di archivi ed opere esito di residenze artistiche, nata per sostenere la produzione artistica contemporanea nel Sud Italia attraverso la movimentazione di archivi storici e di recente formazione. Il progetto, in linea con l’idea di trasformare il Castello Volante  in un cantiere per le arti visive e performative, diventa fino al 20 ottobre un osservatorio che riflette sulle trasformazioni dei territori e sui paesaggi culturali del Mezzogiorno, sollevando temi e aspetti legati alle tre sezioni attraverso cui si scandisce il percorso: Paesaggi / Corpi / Materie. 

L’obiettivo di questo progetto, ideato da Big Sur e finanziato da Regione Puglia – Cultura, Tutela e Sviluppo delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica, Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia, Piiil Cultura in Puglia, Puglia 365, è quello di avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza attiva del territorio sollecitando uno sguardo critico sui paesaggi culturali – presenti e passati – attraverso l’osservazione, lo studio e la rilettura delle immagini di archivi fotografici. Archivi che non sono solo luoghi della memoria fermi nel passato ma immagini “viveW che si prestano a interpretazioni e a originali rielaborazioni. Le opere che confluiscono in Visioni del Sud sono produzioni inedite, interventi site specific e rielaborazioni creative che mettono in relazione luoghi e discipline diverse’ come dichiarano Francesco Maggiore e Paolo Pisanelli, curatori del percorso espositivo i cui allestimenti sono curati da Maurizio Buttazzo e Efrem Barrotta.

All’opening del 20 luglio interverranno Marcello Mele e Ignazio Figus funzionari dell’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna, Paolo Piquereddu curatore della mostra Wolf Suschitzky & The Sardinian Project, Luigi De Luca direttore del Polo Bibliomuseale di Lecce e Dina Manti, sindaca di Corigliano d’Otranto.

A partire dal 21 luglio, negli spazi del Castello Volante si potrà visitare l’intero percorso espositivo con mostre e installazioni che incrociano le visioni della Festa di Cinema del reale (21-25 luglio), il festival dedicato al cinema documentario d’autore e alle arti audiovisive e performative, un evento ricco di sconfinamenti creativi che riattivano luoghi e relazioni, con una comunità di autrici e autori e grandi nomi del cinema documentario, che si tiene sempre nel fossato del Castello.

Il percorso si apre nella Sala Tabaccaia sul tema Paesaggi con la mostra Wolf Suschitzky & The Sardinian Project nata dalla collaborazione con Istituto Superiore Etnografico della Sardegna e curata da Paolo Piquereddu. Tra il 1948 e 1950, il giovane fotografo e operatore cinematografico austro-inglese Wolfgang Suschitzky fissava in immagini straordinarie i volti, i luoghi e i paesaggi culturali della Sardegna documentando l’epocale campagna contro la malaria che in quegli anni stava mobilitando le istituzioni e l’intera comunità dell’isola. La mostra dà conto da una parte al lavoro svolto in Sardegna da uno dei più grandi fotografi e operatori cinematografici inglesi del Novecento, e dall’altro evidenzia le dimensioni epiche che la campagna antianofelica ha rappresentato per la quantità assolutamente inedita di uomini e mezzi impiegati contribuendo significativamente al generale processo di crescita economica e sociale della Sardegna. Il racconto di un’emergenza sanitaria che evoca paure e straordinarie mobilitazioni come quelle che stiamo vivendo in questi anni su scala planetaria.

La serata inaugurale prevede alle 21 la proiezione di un film dedicato alla mostra e prosegue con la visione di Makarìa, di Giulia Attanasio, un omaggio alla cantante, musicista e ricercatrice salentina Vincenza Magnolo, presentato all’ultima edizione del Festival ISREAL.

A dialogare con le immagini di Suschitzky l’installazione fotografica tratta dall’archivio Giuseppe Palumbo in collaborazione con il Museo Castromediano di Lecce, uno straordinario patrimonio composto da 1740 lastre, realizzate dal 1907 al 1959, che ritraggono il Salento arcaico, le sue genti, i mestieri, i luoghi e le loro trasformazioni.

Con ‘Visioni del Sud’ il fondo mira a diventare un archivio aperto alla collettività in grado di sollecitare temi, riflessioni e sguardi contemporanei sui territori del Sud Italia ma anche del Sud del mondo.

Da mercoledì 21 si aprono al pubblico gli altri archivi compresi nel percorso di Visioni del Sud, a partire dal lavoro inedito Erotico Erotico, un omaggio a Antonio Carmelo Erotico, fotografo di Frigidaire la rivista culturale italiana di fumetti, rubriche, inchieste giornalistiche, musica che ha pubblicato autori italiani e stranieri innovativi, tra cui Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli, e sulla quale hanno esordito famosi personaggi dei fumetti come Zanardi o Ranxerox. Visioni del Sud si propone di esplorare il percorso artistico di Antonio Carmelo Erotico e in particolare la sua produzione legata ai nudi e all’erotismo, immagini poi diventate le iconiche copertine di Frigidaire, per dare vita a un progetto espositivo capace di rileggere a distanza di tempo la sua ricerca. In Erotico Erotico, curata da Malì Erotico e da Maurizio Buttazzo, le fotografie diventano una preziosa testimonianza delle istanze e della cultura underground che percorrevano l’Italia a cavallo tra gli Anni Ottanta e Novanta. Il ritratto di una generazione, colta da un artista dissacrante e provocatorio.

Sempre sul tema “Corpi” si innestano le immagini di Lo sguardo di Lisetta, una recente intervista di Paolo Pisanelli a Lisetta Carmi. Nella video installazione la voce della fotografa, tra i massimi interpreti della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento, si alterna al racconto visivo dei suoi scatti. Tra le prime autrici ad occuparsi in maniera radicale di identità di genere, peraltro in un periodo estremamente ostile. Quando nel 1972 le sue foto vengono raccolte in un libro pubblicato dalla casa editrice Essedì di Roma, le librerie si rifiutano di esporlo. Carmi aveva iniziato a fotografare i transessuali a Genova nel 1965 e prosegue per sette anni fino alla pubblicazione di un lavoro, “I Travestiti”, destinato a diventare un documento fondamentale nella storia della fotografia italiana. Il mondo di Lisetta è stato realizzato grazie alla collaborazione con Giovanni Battista Martini, curatore dell’Archivio Lisetta Carmi, con Kunstschau e RTI Theutra Oasimed (Lecce) e Arte Contemporanea Picena (Ascoli Piceno).

In continuità con il lavoro di Carmi, trovano spazio in Visioni del Sud anche produzioni di giovani autori e autrici che esplorano il tema dell’identità di genere e della non omologazione, come in Marsico – Down on the Street, progetto fotografico di Andrea Ciccarese, che ha documentato la quotidianità della famiglia Marsico, una delle più antiche famiglie di giostrai del Salento. Il percorso continua con Gender Project, progetto fotografico e ‘politico’ di Veronique Charlotte, a cura di Festival Persona e di Cinema del reale, raccolta di oltre 100 ritratti che indaga i temi della fluidità e del genere, e la videoinstallazione Ekdysis, di Niya B,artista transfemminista, che lavora alle intersezioni tra arte visiva e performance esplorando temi legati all’ecologia, alle politiche (trans)generi e all’equità nella salute mentale. L’installazione è frutto della collaborazione tra Domus e Lo.ft.

Visioni del Sud comprende anche Affacci, di Vincenzo d’Alba, che a seguito di una residenza condotta nel Castello ha riletto i messaggi metaforici e antropologici contenuti nelle facce e nei volti scolpiti sulle pietre del maniero dandone una lettura contemporanea attraverso un’installazione realizzata in collaborazione con Sprech. Si prosegue con Katábasis, un progetto fotografico di Basilio Puglia, un’indagine visiva in evoluzione, un viaggio simbolico nei luoghi di una catastrofe ecologica inimmaginabile mentre i roghi e xylella rappresentano nel Salento delle vere emergenze sociali e culturali. Il tema del paesaggio torna nel lavoro fotografico di Sara Scanderebech, dal titolo La Planéte Sauvage, a cura di Rosita Ronzini frutto di una collaborazione con Avant Festival, uno sguardo intimo dentro i colori e sui corpi del Sud, un invito ad esplorare un microcosmo dove piante, animali sono abitanti di un pianeta sconosciuto. Fotografia e scultura sono in dialogo in Leggere attentamente il foglietto illustrativo, un percorso per immagini e ceramiche create dagli ospiti della Casa per la Vita Artemide di Racale, guidati dall’artista e ceramista Giorgio di Palma. Nel percorso, oltre alle opere audiovisive, non mancano esperienze laboratoriali e archivi che lavorano sul work in progress come L’erbario nel borgo di Elena Campa, stamperia pubblica per la creazione di un “archivio di forme vegetali”, e la Stamperia Nomadedi Giancarlo Nunziato, per la costruzione di un archivio ambulante di volti e ritratti.

Le mostre sono aperte tutti i giorni.

Orari: 10-13; 16-20.

Per info e prenotazioni

Castello Volante

351.9137972; 0836.471008

visionidelsud.it

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