8 Lug 2019
YIRUMA IL 9 AGOSTO, A OTRANTO, IL PIANISTA SUDCOREANO DA OLTRE 200MILIONI DI VISUALIZZAZIONI
DOPO STEFANO BOLLANI, PROTAGONISTA L’11 AGOSTO DI UN CONCERTO ALL’ALBA, ECCO L’ALTRA STAR DEL FESTIVAL «LUCE D’ORIENTE» PROMOSSO DA LA GHIRONDA CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
YIRUMA, il pianista da oltre 200milioni di visualizzazioni, diventato
un fenomeno internazionale con i brani «RIVER FLOWS IN YOU» e «KISS THE RAIN», arriva per la prima volta in Italia per due date esclusive. E il
9 AGOSTO (ore 21.30), a OTRANTO (Le), nel PARCO DELL’ORTE, propone il
live «YIRUMA CONCERT “INDIGO” IN ITALY» per «LUCE D’ORIENTE», il
festival promosso da LA GHIRONDA in collaborazione con
l’AMMINISTRAZIONE COMUNALE nell’ambito del quale – come già annunciato – Stefano Bollani terrà un concerto all’alba l’11 agosto. I biglietti sono disponibili sul circuito vivaticket (info 080.430.11.50).
L’altra data italiana di Yiruma è in programma il 6 agosto, a Martina
Franca, nell’Atrio dell’Ateneo Bruni, sempre per iniziativa de La
Ghironda, appuntamento che sancisce il debutto assoluto nel nostro
Paese per l’artista dei record, osannato per le sue esibizioni in tutto il
mondo, dalla Francia al Giappone, dalla Russia a Taiwan, e per i suoi
dischi, tra i più venduti in Asia, Europa e Stati Uniti.
«Le ragioni del mio successo? Scrivo melodie che sembrano canzoni senza
parole. Credo sia per questo che la gente ama la mia musica», spiega
LEE RU-MA, vero nome del quarantunenne musicista asiatico. A cinque
anni già suona il pianoforte. E a dieci si trasferisce dalla natia Seul a
Londra, dove completa gli studi musicali, diplomandosi nel 1997 alla
Purcell School e nel 2000 al King’s College. L’anno dopo esordisce con
due album usciti a distanza di sette mesi l’uno dall’altro, «LOVE
SCENE» e «FIRST LOVE». Ed è da questi due primi dischi che la musica
inizia a sgorgare fluida e meravigliosamente attrattiva: un minimalismo
pop che semplifica l’accademismo, creando un ponte di immediata presa
con il pubblico, grazie anche ad un ampio utilizzo del loop appreso da
Yiruma ai tempi in cui faceva il deejay.
Tra i primi successi che rendono il musicista asiatico famoso in tutto
il mondo spicca «RIVER FLOWS IN YOU», brano con quasi 240milioni di
ascolti in streaming su Spotify. Un brano nel quale una melodia
suadente si fa strada con una cellula ritmica che reitera una magia sonora dalla quale non ci si riesce a staccare. Nonostante uno stile ben definito, i
modelli ai quali Yiruma si ispira spaziano dalla classica al pop-rock,
da Schubert e Chopin sino agli AC/DC e alla cantautrice australiana
Sia, tra le regine dell’elettropop.
Performer capace di trasmettere anche sul palcoscenico sentimenti
intimi e profondi, nota dopo nota, Yiruma trasporta il pubblico fuori della
semplice dimensione del live. «Chi viene ai miei concerti – racconta –
diventa protagonista di una passeggiata tra i ricordi». E nei tratti
caratteristici del pianista sudcoreano non mancano l’ironia e
l’autoironia. Nel presentare «FIRST LOVE», composizione dedicata al
suo primo amore, ha raccontato – divertito – di aver scritto un brano
anche per sua moglie che, però, non ha avuto lo stesso successo. Una
parola – successo – scritta in grassetto nel vocabolario di Yiruma, che
sinora ha collezionato tredici album in studio e altri brani, dopo
«RIVER FLOWS IN YOU», entrati nell’immaginario popolare, da
«INDIGO», che dà il titolo a questo doppio concerto italiano, a
«LOVE HURTS», «KISS THE RAIN» e «MAY BE».