“Il crollo del solaio al Di Venere è il segno del degrado della sanità pugliese.
Una sanità incapace di innovare e di investire in opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, che finisce tra i liquami.
Nei blitz, l’assessore Gentile verifichi avvalendosi di tecnici competenti la vetustà delle strutture, delle attrezzature e dell’impiantistica negli ospedali e affidi ai direttori generali obbiettivi di utilizzo di risorse da destinare in maniera vincolata alla manutenzione e all’innovazione.
A Vendola chiediamo di consegnarci la Puglia migliore e per uno che si presentava come diverso e pericoloso, mai avremmo pensato che la diversità e la pericolosità di Vendola si identificasse con liquami di fogna dispersi in un luogo ospedaliero”./
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